Editoriale

UN PRIMARIO IN CORSIA CON “IL CUORE IN MANO”
IL DOTT GIUSTINO PARRUTI INTERVIENE SULL’INFLUENZA A

Pescara. E’ un primario “atipico”, almeno rispetto a come lo intende il senso comune. E’ sempre avvicinabile e disponibile, tanto con i malati, quanto con il personale medico e paramedico del suo reparto di malattie infettive del nosocomio civile di Pescara. E’ Giustino Parruti, formazione cristiana e cattolica ed impegno sociale e sanitario di primissimo livello. “Il sistema sanitario italiano – ci dice il dott. Parruti – è sicuramente uno dei migliori del mondo , nonostante quanto di brutto se ne possa dire. Per funzionare sempre abbiamo, però, bisogno che chi svolge il nostro lavoro lo faccia con il cuore in mano, senza stancarsi, in un rapporto intenso e costante con ciò che si ha dinanzi.” Una carica ideale e cristiana forte quella di Parruti che, unitamente alla sua abilità sanitaria, in corsia si avverte. Per quel che concerne l’influenza A, determinante è il vaccino. “Dobbiamo vaccinarci – conferma il primario del reparto di malattie infettive dello Spirito Santo di Pescara-. Il vaccino è una grande strumentazione preventiva. L’esperienza che ci proviene dagli Stati Uniti d’America ci insegna che la circolazione del virus, attraverso una vaccinazione sempre più allargata, riduce le complicanze stesse del virus, a macchia d’olio.” Sui sintomi dell’influenza A, ci spiega:”Non c’è nessuna differenza tra i sintomi di un’influenza classica e la A che sta circolando. La differenza forse sta nella fascia di età che viene prevalentemente colpita. Diventa importante il rapporto con il proprio medico curante. Nel momento- continua Parruti- in cui ci sono affezioni delle prime vie aeree: febbre elevata, nasco congestionato, tosse stizzosa, mal di testa, qualche scarica di diarrea, dolori ad articolazioni e muscoli, difficoltà a respirare, tutto questo fa credere che si sia innescato un meccanismo a rischio, che porta all’ospedalizzazione. Questa estate- prosegue il primario- abbiamo ricoverato una decina di persone con polmonite multi focale, tutti casi risolti senza problemi.” Il virus si può trasmettere con tre modalità ci spiega ancora Parruti:” Per via aerea, con micro goccioline che possono navigare per chilometri, per via dei droplet , cioè delle goccioline di media taglia che cadono quando emesse dalla voce e dallo starnuto entro i due metri e tramite gli oggetti contaminati da queste goccioline. Questa terza modalità di trasmissione- prosegue Parruti- è totalmente prevenuta dal lavaggio frequente delle mani, anche semplicemente con acqua e sapone. Altra cosa su cui si insiste troppo poco- dice ancora Parruti- è l’igiene della tosse. Dobbiamo cioè avere la cura di riporre e gettare i fazzoletti con cui ci soffiamo il naso. La sommatoria di queste due misure- spiega il dott. Giustino Parruti- è capace di dar vita ad un pacchetto di difesa capace di diminuire il rischio di trasmissione”. Per i pazienti a rischio, con immunodeficienze basse, per patologie oncologiche o di altro tipo, dietro suggerimento del medico di famiglia, la Asl prevede un trattamento ad hoc. In conclusione, l’influenza A rappresenta un problema sotto controllo dal punto di vista sanitario, da non sottovalutare, ma di certo che non può portare al panico. Il dott. Giustino Parruti lo conferma:”Assolutamente. Ciò che ho detto sino ad adesso lei lo ha perfettamente sintetizzato. Abbiamo misure preventive ed un sistema sanitario in grado di rispondere adeguatamente al problema.”

Donato Fioriti

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