Domani 9 maggio si celebra la Festa dell’Europa, a ricordo della Dichiarazione Schuman che nel 1950 diede l’avvio al processo di unificazione europea. I risultati raggiunti dalla Comunità e poi dall’Unione in questo cammino sono il frutto delle scelte coraggiose dei Padri fondatori, ma anche delle decisioni prese nel corso dei decenni da statisti lungimiranti che hanno saputo seguire le loro orme.La debolezza dell’Europa e l’insufficienza delle sue istituzioni è evidente. Il suo declino demografico, economico, tecnologico e la sua irrilevanza politica vengono registrate giornalmente con cifre e dati che non lasciano margini di dubbio.
“Il 2019 non sarà il solito appuntamento elettorale, per l’italia e per l’Europa. L’attacco delle forze nazionaliste e populiste mira al cuore del progetto europeo. I vecchi equilibri tra i partiti, tra le istituzioni, tra gli stessi Stati non reggono più. Le forze pro-europee dovranno essere in grado di presentarsi con una proposta forte e credibile per dare vita ad un’Europa sovrana e federale, madre e non matrigna, per il bene comune della comunità europea”.
Così Donato Fioriti, Segretario Regionale MFE Abruzzo e Damiana Guarascio , presidente MFE Abruzzo, entrambi componenti del Comitato Centrale Nazionale MFE
“Oggi è il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti, tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge così diverso da tutto quello che si era immaginato, scartare gli inetti fra i vecchi e suscitare nuove energie tra i giovani.” (dal Manifesto di Ventotene).